Dopo aver visto quello che è il vino bianco più pregiato a livello regionale (e forse anche a livello nazionale), il Verdicchio, passiamo ora al vino rosso più pregiato della nostra regione: il Rosso Conero.
Se è vero che quando pensiamo al Conero, pensiamo all’acqua di Portonovo e alla spiaggia paradisiaca di Mezzavalle, è anche vero che il Conero rappresenta una zona vinicola che porta a un gran vino rosso. Il Rosso Conero, che dal 2004 vanta anche una denominazione DOCG, è un vino a base Montepulciano e Sangiovese, da disciplinare possiamo infatti trovare sino al 15% di uve Sangiovese.
Influenza del mare – Stiamo parlando di un rosso che risente fortemente della vicinanza al promontorio del Conero e della vicinanza al mare. Le escursioni termiche e la brezza marina donano caratteristiche particolari a questo vino, che in quanto vino rosso si presta molto bene all’affinamento in legno e poi in bottiglia. Non è raro, inoltre, durante una giornata di mare sul Conero imbattersi lungo la strada in floridi vigneti che a volte arrivano davvero vicini al mare.
Un percorso particolare – Come anche per altri vini, il Rosso Conero vanta una sua strada che permette al turista di ripercorrere e di visitare tutte le varie cantine dei 20 produttori di questo fantastico vino. Il percorso ha luogo nei comuni di Ancona, Sirolo, Numana, Camerano, Osimo e Castelfidardo, zone di produzione del vino in questione.
Non solo sagre – Così come abbiamo visto per il Verdicchio, anche il Rosso Conero vanta alcune feste a lui dedicate, come quelle che hanno luogo a Varano e a Camerano. Molto frequentate sono anche le feste organizzate in cantina da Moroder, dove a fine primavera molti giovani accorrono a gustare questo prestigioso vino in un evento che risulta essere sempre ben organizzato.
I nostri consigli – Anche questa volta ci sentiamo in diritto di darvi qualche dritta sull’assaggio. Abbiamo assaggiato una “Sassi Neri”, che prende il nome dalla famosa spiaggia di Sirolo, dell’azienda Fattoria Le Terrazze. La nostra era una riserva DOCG del 2017, non per tutte le tasche. A un prezzo più abbordabile abbiamo assaggiato anche “Terra Calcinara” dell’azienda La Calcinara. Anche questa era una riserva DOCG, ma del 2016, che ci ha colpito per l’intensità. Un’altra azienda della quale abbiamo sentito parlare bene è Alberto Serenelli, un altro dei 20 produttori vitivinicoli del Conero. Non ci resta che augurarvi buon assaggio!