Oggi vi presentiamo il primo vino della rubrica: il Bianchello del Metauro DOC. Il Bianchello del Metauro è un vino bianco DOC del pesarese. La produzione di uve per il Bianchello DOC abbraccia infatti 18 comuni della provincia di Pesaro e Urbino, attraversata dal fiume Metauro, che dà vita a meravigliose gole e canyon naturali (se non lo avete ancora fatto, andate a visitare la Gola del Furlo e le Marmitte dei Giganti, due bellezze paesaggistiche straordinarie della nostra regione). Il Bianchello è speciale per vari motivi. Innanzitutto, è una delle prime DOC della regione. Infatti, nel 2019 si è celebrato il cinquantesimo anniversario della DOC in questione. Un altro aspetto che conferisce particolarità a questo vino, è il fatto che vi sono numerose testimonianze che risalgono addirittura al XVI secolo. L’ultimo aspetto da segnalare è l’unione di intenti tra aziende sulla carta concorrenti. E questo non è un fattore da tralasciare, anzi da evidenziare e da esaltare. Non è raro, infatti, soprattutto in un ambiente competitivo come quello del vino, assistere a scontri tra aziende. Questa collaborazione tra nove viticoltori del pesarese è un bellissimo esempio che approfondiremo più avanti.
Caratteristiche generali – La zona del pesarese, come del resto le altre province marchigiane, vede la montagna che da ovest piano piano degrada verso la pianura e il mare. Anche qui la collina è il paesaggio che la fa da padrone. Per quanto riguarda la composizione delle uve, il Bianchello del Metauro prevede un minimo di 95% di uva Bianchello e fino a un 5% di Malvasia bianca lunga per ogni sua versione. Infatti, la produzione di Bianchello svaria tra quattro versioni:
- Bianchello del Metauro: con un grado alcolico minimo dell’11,50%;
- Bianchello del Metauro Superiore: con un grado alcolico minimo del 12,50%;
- Bianchello del Metauro Spumante: una bollicina dal grado alcolico minimo dell’11,50%;
- Bianchello del Metauro Passito: prodotto da uve passite, che lo rendono un vino dolciastro, con un grado alcolico minimo del 15%.
Per le uve utilizzate, il Bianchello del Metauro è un vino leggero, di buona beva e poco impegnativo. Questo però non significa che sia di bassa qualità. Anzi, grazie all’intuito dei suoi produttori, questo vino si sta guadagnando ritagli importanti tra le degustazioni dei vari winelovers italiani e non solo. Risale a gennaio 2020, infatti, la prima degustazione di Bianchello del Metauro internazionale.
Testimonianze scritte – Come detto precedentemente, il Bianchello vanta testimonianze scritte sin dal XVI secolo. Un funzionario del Papa nel 1536 elogiava la città di Fano, definita come una “città bella, ma piccola, che fa buon vino”. Più tardi, nel 1597, il medico Andrea Bacci sempre a proposito di Fano scrive: “deliziosa con vini di alta qualità prodotti anche da viti importate quali Trebbiani e Malvasie”.
Collaborazione tra imprenditori – Da sottolineare è l’iniziativa di nove imprenditore vitivinicoli del pesarese, che credono fortemente nelle potenzialità di questo vino e del territorio e, che hanno deciso di dare vita a un’associazione tra vignaioli con un obiettivo nobile: far conoscere un vino che troppo spesso è stato sottovalutato. La particolarità del Bianchello d’Autore, questo è il nome del progetto in questione, è proprio quella della collaborazione tra aziende, elemento raro e inedito nel mondo del turismo e dell’enoturismo. A tal proposito, Francesco Saverio Russo di “Wine Blog Roll”, uno dei primi blog a tema enoico, afferma:
“Da anni sono convinto fautore di ogni tipo di unione fra produttori, specie quando a riunirsi sono produttori di nicchia e virtuosi, spinti da fini nobili e non solo da mere iniziative commerciali o di marketing. Il Bianchello, oggi, ha raggiunto risultati importanti nel calice ma per dare un seguito alla qualità raggiunta elevando, così, la percezione di questo vino della tradizione che sa essere sempre più contemporaneo è necessario veicolarne le peculiarità varietali e territoriali con garbo, eleganza e chiarezza.”
Noi vi rimandiamo, intanto, a visitare la pagina Bianchello d’Autore sia sul loro profilo Instagram, sia sul loro sito, certi del fatto che potrete trovare il vino che più vi aggrada. E, se il tema vino e degustazioni vi interessa, non possiamo che rimandarvi all’articolo di Francesco Saverio Russo sul Bianchello, dove egli esprime i suoi pareri riguardo la degustazione di una bottiglia di ogni azienda che partecipa all’associazione, e più in generale vi consigliamo il suo sito e la sua pagina Instagram per scoprire altre curiosità ed altre realtà vitivinicole italiane.