Siamo qui oggi per presentarvi una rubrica incentrata sul vino, uno degli elementi che ha di certo reso protagonista la nostra regione negli ultimi anni. E la storia del vino marchigiano segue un po’ quella che è la storia della regione in sé. Si è passati infatti negli anni da una tra tante, a una delle migliori regioni d’Italia e, perché no, del mondo (ve ne parliamo qui). Allo stesso modo il vino marchigiano si è pian piano guadagnato un ruolo importante nel mondo dell’enologia e dell’enoturismo italiano grazie anche al miglioramento delle tecnologie per la viticoltura e per la vinificazione.
Perché Sorsi di Marche? Il nome sorso dà l’idea di qualcosa di piccolo, di un assaggio. E quello che noi vogliamo fare è darvi un piccolo spunto sul mondo del vino marchigiano per lasciarvi poi assaggiare ogni suo esponente, dal Bianchello del Metauro, della provincia di Pesaro e Urbino, fino al Rosso Piceno Superiore, della provincia di Ascoli Piceno. La parola sorso contiene al suo interno anche l’idea di qualcosa di superficiale, di non approfondito. In questa rubrica con cadenza bisettimanale, infatti, non troverete descrizioni organolettiche, né probabilmente degli abbinamenti culinari. Se troverete determinati argomenti, saranno ripresi da altri siti, che citeremo opportunamente, o da alcuni libri. Questi aspetti così specifici esulano, infatti, dalle nostre conoscenze superficiali della materia. Vogliamo ad ogni modo presentarvi uno per uno i vini più comuni e più pregiati della nostra regione, andando anche a consigliarvi alcune cantine particolari.
Territorio e Denominazioni vinicole Ciò che dona ai vini marchigiani le proprie peculiarità è sicuramente la conformazione geografica, con l’Appennino che man mano scende sino alle rive dell’Adriatico. Le colline dominate da castelli medievali sono l’immagine tipica dell’entroterra marchigiano, che dà vita a vini come il Verdicchio D.O.C. e alla Lacrima di Morro d’Alba D.O.C tra gli altri. Questi vini sono certamente influenzati dalle caratteristiche del terreno ricco di calcare e di minerali (basti pensare alle bellissime ed uniche Grotte di Frasassi in provincia di Ancona). Tra le dominazioni vinicole troviamo 18 vini D.O.C e 5 vini D.O.C.G. Tra i vini D.O.C.G., che si ottengono dopo aver ottenuto e mantenuto la denominazione D.O.C. per 10 anni, troviamo: Castelli di Jesi Verdicchio Riserva D.O.C.G.; Conero D.O.C.G.; Offida D.O.C.G.; Verdicchio di Matelica Riserva D.O.C.G.; Vernaccia di Serrapetrona D.O.C.G. Tuttavia, la viticoltura nel territorio marchigiano non è sempre stata della qualità e del livello di adesso, anzi. La produzione vinicola nelle Marche è stata per lunghi periodi destinata al consumo familiare e molti sono ancora gli anziani che curano il loro piccolo appezzamento di vigna con la massima dedizione. L’ammodernamento delle tecniche di coltivazione della vite e della vinificazione è iniziato solo nel secondo dopoguerra, portando negli ultimi anni alla ribalta anche vitigni autoctoni come appunto la Lacrima e il Verdicchio. A riguardo, Mario Soldati nel 1970 nel suo libro “Vino al vino” scriveva così:
“In nessun altro luogo d’Italia, ho forse visto altrettanta gente, e case, e cantine, così immobili nel tempo: in nessuno, ho gustato vini così genuini e squisiti” (Soldati, 1970)
E in effetti sino a pochi anni fa la produzione era perlopiù destinata all’autoconsumo e questo ha portato alla presenza di tanti piccoli appezzamenti di vigneto, di tanti nuclei familiari dediti alla produzione di vino, di cui Soldati parla nel suo libro. Col passare degli anni, le passioni per la viticoltura e per la vinificazione sono state tramandate alle generazioni future, le quali hanno poi dato vita, grazie alla loro tendenza verso l’innovazione, a delle meravigliose realtà, che cercheremo di farvi conoscere con questa rubrica. Con l’occasione teniamo a ringraziare Terroir Marche per la disponibilità, un consorzio di vignaioli marchigiani che seguono i canoni biologici, rispettando così l’ambiente, la natura e anche il cliente. Giunti sin qui, speriamo che questo viaggio possa appassionarvi e che ci seguiate in questo percorso! A presto!