Per la seconda volta nel giro di pochi mesi le Marche vengono citate da website di portata mondiale.
Tutto è iniziato circa un mese fa, quando il Lonely Planet ha piazzato le Marche al secondo posto della classifica delle più belle regioni da visitare nel 2020, dopo la Via della Seta e prima di tante altre destinazioni, come il Maine, o la provincia di Cadice. Qui trovate il link alla classifica. Ma perchè questa scelta e perchè proprio adesso?
Per rispondere alla prima domanda ci aiutiamo con il secondo articolo di rilevanza internazionale, uscito qualche giorno fa sulla rivista Forbes. Questo articolo ha già un titolo particolarmente evocativo: “Looking For Authentic Italy? Try Le Marche” (Alla ricerca dell’Italia autentica? Prova le Marche). In particolare si parla dell’agenzia viaggi The Italian On Tour, fondata da Giovanni Dagostino, un Marchigiano di Ascoli Piceno, e sua Chantelle Kern, di origini canadesi trapiantata in Italia.
La stessa Chantelle ammette di amare le Marche perchè trova che la nostra regione sia una sintesi di tutte le regioni d’Italia: dalla terra dei tartufi al borgo medievale, dalle montagne al mare, passando per dolci colline ricoperte di vigne. “C’è qualcosa per tutti”. Giovanni aggiunge che il fatto che le Marche fino ad ora siano state un po’ relegate dietro le quinte del meraviglioso teatro dell’Italia è ciò che ha contribuito alla bellezza di questa regione. “C’è ancora tanto da scoprire”.
Effettivamente è vero: le Marche non sono state ancora toccate dal flusso di turismo che ha coinvolto altre regioni simili come la Toscana e l’Umbria. Lo dice anche il Lonely Planet: “Dopo decenni in un ruolo un po’ defilato, le Marche sono finalmente pronte a mettersi sotto i riflettori”. Ma siamo veramente pronti? E’ stato un grande peccato che le risorse turistiche delle Marche non siano state sfruttate a dovere, ma forse se le cose sono andate così c’è una ragione.
La mentalità marchigiana non è ancora pronta a questo. Non siamo una regione di turismo di massa, soprattutto le piccole realtà dell’interno non sono abituate a questo. Spesso mancano infrastrutture e servizi perfino nelle città medio-grandi. Come potrebbe trovarsi un turista abituato a visitare Roma, o Firenze, piuttosto che Milano, Venezia, Napoli o le cinque terre? Queste sono destinazioni prettamente turistiche, abituate ad accogliere tutto l’anno ed attrezzate a questo. Ma proprio per questa ragione oggi non sono come le Marche, i cambiamenti messi in atto per soddisfare le esigenze del turista fanno sì che l’esperienza vissuta sia la migliore e la più agevole possibile, ma a volte non la più autentica.
Noi non siamo così, ma è questa la nostra forza. Chi viene nelle Marche da turista deve armarsi di pazienza, mettere in conto tutto questo e partire con l’idea di vivere un turismo diverso dal solito: le Marche sono Slow per natura, ed in questo modo vanno prese, lentamente. Quella nelle Marche sarà una vacanza rilassante, che porterà il turista un po’ indietro nel tempo e gli farà riscoprire uno stile di vita da molti ormai dimenticato, o sognato. E’ un’esperienza che merita davvero di essere vissuta, ma serve la giusta disposizione mentale.
Torniamo alla nostra seconda domanda: perché proprio ora? Il 2020 sarà l’anno dei festeggiamenti per i cinquecento anni della morte di Raffaello Sanzio, nato ad Urbino, e la città sarà scenario di innumerevoli eventi culturali. Se non avete ancora visitato le Marche, o anche se ci siete già stati ma pensate di aver ancora tanto da vedere, il 2020 sarà sicuramente un grande anno per sceglierle come meta. A quattro anni dal disastroso terremoto, finalmente la nostra regione si prepara a rialzarsi in piedi e ad interpretare, finalmente, un ruolo da protagonista!
Noi, dal canto nostro, cercheremo di offrirvi quanti più consigli e recensioni per agevolare la scoperta della nostra meravigliosa regione, e per condividere esperienze uniche!